SVILUPPO URBANO E TIPOLOGIE DI ABITAZIONI

In un documento del 1618 si legge che a Montecilfone << le abitazioni sono generalmente matte>> ossia case ad un solo piano, quello terreno. Ancora nel XVIII secolo vi erano persone che abitavano in pagliai detti kalidhe.
Il vecchio nucleo di Montecilfone è accentrato attorno alla chiesa San Giorgio. Presenta vie strette, pavimentate a selci, qualche arco. Nel 1850 Montecilfone era formata da 439 case.
Nel 1882 veniva tracciata la carrabile Termoli- Palata e nuove case sorgevano lungo un tratto di questa strada, a sud del vecchio nucleo, composto da casupole in genere mono- o bicellulari.

Alcune di esse ancora non hanno subito migliorie e restano un documento dell’antica povertà del paese: quattro pareti di pietre cementate con gesso o fango delimitano un quadrato di terra battuta di circa quattro metri di lato. Le mura non presentano finestre ma solo qualche feritoia.
A un angolo dell’interno è addossato il focolare al quale è collegato un forno.
Le dimore dei piccoli agricoltori erano bicellulari.


casa del 1700

La stanza d’ingresso è un’ampia cucina, con focolare, forno e armadi a muro che possono contenere anche granaglie.
L’ambiente giustapposto serve da stanza da letto. Gli annessi rustici in genere mancano.
L’ Inchiesta Murattina (1812) ci fornisce una descrizione delle abitazioni nei primi anni dell’ ottocento. “
L’abitazioni ordinariamente si riducono al primo e secondo appartamento, ..



Inchiesta murattiana 1812, busta 1011, Archivio di Stato di Campobasso.

… eccetto pochi galantuomini, che le tengono di tre appartamenti; i primi sono sotterranei,li materiali sono pietre vive, arene e calce; le arene con calce e acqua formano il calcino, che serve per legare legantemente le pietre per far muri, che servono per la costruzione delle case; queste, fatte relativamente al comodo ad alla sicurezza della salute, sono comode, ventilate e ben custodite dall’umido, eccetto pochissime della classe meschina, che vivono né sotterranei per cui non sono ventilate e soffrono dell’ umido e del freddo. A causa della mala educazione, sono mantenute piuttosto sporche, tenendovi polli ed altri animali. Le materie che vi si bruciano sono legni di querce e di cerri secchi caduti; si cucina secondo le varie classi di persone”.

Dopo i primi anni del novecento, quando si costruirono molte case con le rimesse degli emigrati in America, ci fu un arresto urbanistico.
Solo negli anni settanta si può dire che si è verificata una ripresa nelle costruzioni, specialmente dopo che sono state installate le fognature e la rete idrica.
Le cause di questo stentato sviluppo urbanistico sono da ricercare soprattutto nell’ emigrazione, nello scarso sviluppo demografico.