EDIFICI SACRI
Chiesa San Giorgio Martire

 

Intitolata inizialmente a San Pietro Apostolo, poiché gli abitanti osservavano il rito greco, dal 1700, quando fu assunto il rito latino, la Parrocchia fu dedicata a San Giorgio, Patrono del paese. Questa chiesa rappresentò l’ unico luogo di culto del paese per tutto il seicento; la sua esistenza è testimoniata già dal 1618 ma era priva di arredi sacri e rischiava di crollare.

Aveva due altari laterali (del Rosario e di S. Antonio Abate) ma non ricevevano offerte e vi si celebrava solo una volta al mese. I redditi della chiesa erano scarsi e il vescovo Petirri dovette costringere il comune ad assegnare alla chiesa un censo annuo di quindici scudi. Lo stesso vescovo incitò la popolazione a restaurare il fianco destro della chiesa.
Nel 1732 la chiesa risulta fornita di sufficienti arredi sacri ma ne 1753 crolla la volta della navata centrale, poiché i pilastri che la reggevano non erano perfettamente a piombo.
La chiesa, che era a tre navate “ di opera greca “ con l’iconostasi, era infatti difficile da restaurare poiché i suoi redditi non erano ben amministrati.
Nel 1755 venne abbattuta e ricostruita fino alla base della volta; fu abbattuta nuovamente nella prima metà del XIX secolo e finalmente riaperta nel 1861.
Il Masciotta scrive che il 19 marzo 1894 << un temporale spaventoso per frequenza di fulmini produsse lesioni gravissime nel campanile ed in alcune volte della chiesa: lesioni che poi si allargarono determinandone la caduta>>.
Il campanile fu poi riedificato e fornito di una grossa campana; anche l’ interno venne integralmente restaurato.
In seguito agli eventi bellici del 1943 “la Chiesa Parrocchiale San Giorgio Martire venne sensibilmente danneggiata” .
I lavori di riparazione necessari per assicurare la stabilità del sacro edificio “consistono nella scomposizione e ricomposizione della copertura del tetto, nella ricostruzione del pavimento della cantoria, degli infissi interni ed esterni nonché del portone principale, nel ripristino della scalinata esterna di accesso alla Chiesa ed altre opere varie”.
Si hanno notizie di Chiese distrutte e di cui si è perso anche il ricordo come la Cappella di S.Antonio di Padova e la Cappella della Madonna del Rosario, esistenti verso la metà del 1700.
Un’altra Chiesa era quella di San Rocco, abbattuta alla fine del 1800 poiché pericolante e al suo posto sorse l’attuale piazza San Rocco. Questa chiesetta sostituì spesso la chiesa madre durante i continui lavori di riparazione e restauro.