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Arbėreshė
Arbėreshė (plurale femminile) č sia la lingua
parlata che il nome degli albanesi d'Italia, ovvero di quelle
popolazioni che hanno colonizzato soprattutto il meridione d'Italia
fin dal 1399. A parte gli elementi innovativi sviluppatesi nel corso
della permanenza in Italia, si ritiene che l'Arbėresh sia una varietą
del tosco (tosk dialetto parlato nel sud dell'Albania).
Ci sono comunque attestazioni che giustificano inflessioni anche del
ghego (geg dialetto parlato nel nord dell'Albania).L'Arbėresh (plurale
maschile) ha 6 vocali: a,e,e..,o,i,u. A differenza dell'Albanese
comune il sistema vocalico arbėreshe manca del fonema y, che viene
rimpiazzato da i.
Lalfabeto č stato normalizzato nel congresso di Monastair Bitola nel
1908, nel quale č stato deciso di accettare l'alfabeto latino. Dal
punto di vista del lessico si nota la mancanza di vocaboli per la
denominazione di concetti astratti, che nel corso dei secoli sono
stati sostituiti con prestiti dell'italiano o con perifrasi.
Differenze tra larbėresh e tosco letterario esistono sia in fonologia
(cfr. il contrasto breve/lunga tra le vocali) sia in morfologia e
nella sintassi. Lģarbėresh ha una propria forma del futuro (costruita
con ket o kat + te + presente congiuntivo). In molti dialetti arbėresh
(come a Mashito e Ginestra in provincia di Campobasso) esiste una
costruzione perifrastica dell'infinito costruito con pet + participio.
Rispetto all'albanese comune, l'arbėresh registra alcune
caratteristiche fonologiche proprie che nel sistema consonantico sono
le seguenti: c/x, c/xh, s/z, sh/zh, f/v, th/dh, h, hj/j. In molti
dialetti arbėresh c'č una tendenza alla sostituzione di a) gh per ll,
come a Piana degli Albanesi, Carfizi ed Eianina; dopo u accentata ll
puņ anche scomparire come a Greci; b) h diventa gh (fricativo) a San
Demetrio Corone e Macchia Albanese.
EVOLUZIONE DELLA LINGUA
Le parlate arbėresh, conservatesi ed evolutesi per ben cinquecento
anni, hanno avuto contatti diretti e continui tra loro e con le altre
parlate della lingua dalle quali si sono distaccate. Esse si
presentano come isole linguistiche nel mezzo di un'ambiente
linguistico romanzo, e hanno subģto modificazioni varie sia per
l'azione dell'italiano sia dei dialetti circostanti. Per tali ragioni,
pur mantenendo nella loro struttura fonetica, morfosintattica e
lessicale tratti comuni, le parlate arbėresh registrano variazioni
consistenti.
L'enorme influsso dell'italiano e dei dialetti romanzi ha infatti
modificato la struttura della lingua. In morfosintassi ad esempio si
assiste alla presenza di costruzioni del futuro con kam + infinito,
sul tipo di futuro habeo ad cantare, caratteristico per i dialetti
italiani in Puglia, Sicilia, della Lucania, della Calabria e
dell'Abruzzo. Esempi di costruzione sul modello italiano, dapprima in
ambito letterario ma ora attestato anche nella lingua popolare, sono
inoltre le costruzioni del passivo per mezzo del verbo vinj "vengo":
vjen thritur "viene chiamato".
La forza penetrante dell'italiano si nota anche nella tendenza all'economicitą
della lingua e della modifica morfologica di numerose forme. Alcuni
effetti di notevole portata sono la tendenza alla limitazione della
declinazione, con l'uso frequente dei nomi in nominativo invece
dell'accusativo; ancora pił visibile, č, in alcuni casi la modifica
dell'articolo prepositivo, dove al posto di i, e con dhi (di)
italiano.
Ma ciņ che caratterizza di pił arbėresh č il lessico, ed in
particolare la mescolanza col vocabolario italiano e dialettale, che
si notava gią dall'uso di italianismi in Variboba (1724 - 1788).
Infatti vi sono parole che esistono solo nelle parlate arbėresh e che
sono per lo pił prestiti del greco e dell'italiano dialettale. Esse si
presentano con un tema albanese e un suffisso italiano. Nel Dizionario
degli Albanesi d'Italia di E. Giordano del 1963, si calcola che solo
il 45% dei vocaboli arbėresh sarebbero in comune con l'albanese, che i
neologismi creati dagli scrittori italo-albanesi e passati nell'uso
popolare sarebbero circa il 15%. La restante parte del lessico.
Dall'Annuario Generale del Turing Club Italiano si evince, a cura del
Sac. Emanuele Giordano, che i paesi albanofani sono 55, con 135.811
abitanti, ed i paesi italofoni sono 40, con 182.182 abitanti.
Ufficialmente non esiste l'insegnamento della lingua Arbėresh, tranne
che per l'esistenza di una cattedra di lingua e letteratura albanese
presso il liceo-ginnasio di San Demetrio Corone (CS). A livello
universitario ci sono alcune universitą dove si insegna lingua e
letteratura albanese (Universitą della Calabria).
(tratto dal sito /www.guzzardi.it/arberia/lingua/lingua.htm) |