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Il bosco Corundoli, oltre 80 ettari di alberi ad alto fusto, prevalentemente querce e faggi, si estende con le sue chiome sui fianchi di una collina situata alle porte di Montecilfone.
Corundoli, Montecilfone e Casalvecchio sono le tre vette che delineano l’agro del paese; quest’immagine è ben rappresentata dallo stemma del paese: un grifone, (animale immaginario con il corpo di un leone simboleggiante la forza e la testa di aquila, che allude all’intelligenza) che poggia le sue zampe sulle tre colline.
Montecilfone sorge sulla collina che porta lo stesso nome, a 405 metri sul livello del mare. Dal 1811 fa parte del Molise mentre prima faceva parte della Puglia.
Il suo agro confina con quello di altri centri della stessa regione: a est Guglionesi, a ovest Palata, Tavenna e Montenero di Bisaccia, a nord Montenero e Guglionesi, a sud Guglionesi e Palata. L’ agro di Montecilfone ha una superficie di 3.263 ettari ed è compreso tra il 41” 56’ 18’’ e 41” 51’ 40’’ di latitudine Nord ed è a 2” 26’ 10’’ di longitudine Est dal meridiano di Monte Mario.
L’ agro di Montecilfone è attraversato dal tratturo di Santa Maria di Centurelle, che parte da questa località, in provincia di Chieti, e arriva fino a Montesecco, in provincia di Foggia.

 

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