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DIFFICOLTA'
 

Riabilitazione

Il paziente con malattia di Alzheimer ha problemi di comunicazione in quanto presenta difficoltà di comprensione e di espressione del linguaggio, che diviene impoverito, non riesce a trovare le parole “giuste” per esprimere i propri bisogni ed identificarli: avverte soltanto una generica sensazione che c’è qualcosa che vorrebbe dire o fare ma non sa ne cosa ne come. Vi possono essere difficoltà di lettura e di scrittura. Ha difficoltà a compiere attività complesse come alcune attività domestiche o di igiene personale in quanto perde la capacità di eseguire attività con una sequenza logica, e la capacità di ragionamento per cui, non riesce a prendere decisioni anche semplici.

Il malato non riconosce più l’uso sociale degli oggetti: gli oggetti che generalmente utilizziamo per lui ad un certo punto non hanno più senso. Presenta confusione, instabilità e girovagare “è come alla ricerca di qualcosa che non trova”.

Ha una perdita dell’orientamento e dello spazio, ed una alterata percezione a livello sensoriale di ciò che vede per cui interpreta erroneamente gli stimoli sensoriali che riceve.

La consapevolezza degli errori e delle proprie incapacità porta il paziente ad essere aggressivo da un lato e dall’altro lo porta ad isolarsi e a ridurre gradualmente le attività e i rapporti sociali.

Per aiutare una persona che soffre di decadimento cognitivo cerchiamo di fornirgli fonti di informazioni e piccoli ausili che possono compensare questo disagio. Ad esempio:

Un calendario per ricordare il giorno, il mese, l’anno (orientamento temporale).Teniamo bene in vista orologi per aiutare il paziente a ricordare l’ora, accertandosi che calendario e orologio, siano sempre aggiornati.

Fotografie della famiglia attuale e di quella di provenienza, etichettate con chiarezza, possono aiutare il paziente a ricordare chi sono quelle persone e chi è lui. Gli album fotografici familiari sono grande fonte diffusa di stimolo e conversazione.

Illustrazioni raffiguranti spazi domestici, arredi, utensili da cucina, capi di abbigliamento, ecc…. possano aiutare il paziente ad orientarsi nel proprio ambiente  domestico.

Cartoline di attori, cantanti, animali, fiori, città,ecc…. possono evocare ricordi e quindi instaurare un dialogo.

Musiche e canzoni degli anni della giovinezza. La musica ha un valore inestimabile, alcuni pazienti riescono a cantare meglio di quanto non riescano a parlare.

Lettura. Bisogna cercare di mantenerla costante anche quando la capacità di elaborazione del contenuto si va attenuando. Non ostinarsi a verificare l’apprendimento di ciò che si è letto.

Scrittura. Se non ci sono grossi problemi di attenzione, concentrazione o alterazioni della grafia, privilegiare la forma scritta rispetto a quella verbale nell’esecuzione degli esercizi. Suggerire alla persona con disturbi cognitivi di compilare giornalmente un diario. Le annotazioni quotidiane potranno comprendere l’ora del risveglio, le condizioni metereologiche, l’abbigliamento scelto, le attività domestiche, la descrizione del cibo assunto al momento del pranzo e della cena, le varie ricette, i contatti sociali, lo stato d’animo. In forma più generalizzata potranno essere inoltre rievocati alle corrispondenti date compleanni, anniversari, ricorrenze celebrazioni, eventi autobiografici significativi della propria vita. E’ utile identificare nella raccolta degli esercizi quelli che possono essere eseguiti con maggiore gradimento, tenendo ovviamente conto degli interessi, delle attitudini e della predisposizioni della persona prima del manifestarsi della malattia. E’ utile ricordare che le proposte troppo complesse vanno evitate, poiché il malato potrebbe trasformare la frustrazione derivante da un insuccesso in una diminuzione della propria motivazione ad impegnarsi nell’attività di stimolazione.

 

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