ALIMENTAZIONE
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La deglutizione e la masticazione viene mantenuta fino ad una fase avanzata della malattia. Il paziente può però avere difficoltà nel provvedere a se stesso per esempio: si prepara il cibo perché l’abitudine e la routine può aiutarlo, ma dimentica di mangiare; può non riconoscere i cibi: può mangiare cibi avariati così come può mangiare foglie di piante velenose o bere sostanze tossiche; oppure può manifestare un appetito eccessivo, in questo caso è bene ridurre l’apporto di cibi eccessivamente calorici (biscotti, dolci) per evitare problemi digestivi o di soprappeso. A malattia avanzata, invece, la persona può avere bisogno di essere imboccata perché ha difficoltà a ricordare le sequenze corrette dei movimenti necessari a nutrirsi. In questo caso: ●Gli oggetti per apparecchiare (tovaglia, piatti, posate , bicchiere, devono essere percepibili e distinguibili gli uni dagli altri). ●Utilizzare per posata un cucchiaio forchetta eliminando le forchette o i coltelli se vengono utilizzati in modo improprio. ●Utilizzare per tutto il pasto un unico piatto ( a bordo alto), il malato può non percepire la temperatura caldo o freddo degli alimenti e scottarsi. ●A tavola mettersi di fronte in modo che possa imitare i nostri gesti. ●Tagliare il cibo in piccoli pezzi e nelle fasi avanzate della malattia tritarlo o utilizzare cibi liquidi. ●Consentirgli di usare le mani per mangiare. ●Se vi è difficoltà nella deglutizione e nella masticazione, è bene consultare il medico, per rivalutare lo stato della malattia ed adottare i provvedimenti più adeguati. ●Se la persona vuole mangiare spesso, sminuzzare il cibo ed offrigli ogni volta delle piccole porzioni, preferibilmente di verdura, si eviterà di fargli acquisire un eccesso di peso. Tratto da: |
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