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Alois Alzheimer

Alois Alzheimer nacque nel 1864 a Markbreit, un piccolo paese della Germania meridionale. Dimostrando qualità eccellenti nelle materie scientifiche, egli studiò medicina nelle università di Aschaffenburg, Berlino, Tubingen e Wurzburg dove si laureò nel 1887, all'età di 23 anni. Fu nominato assistente clinico presso l'Asilo di Stato Irrenanstalt di Francoforte, e iniziò a lavorare interessandosi a ricerche sulla corteccia del cervello umano. Agli inizi del 1900 divenne noto per le sue pubblicazioni sull'arteriosclerosi cerebrale. I suoi primi anni di carriera come professore di psicologia in Germania, lo portarono a lavorare insieme al neurologo Franz Nissl. Insieme, pubblicarono un'opera in sei volumi dal titolo: "Histologic and Histopathologic Studies of the Cerebral Cortex". 
In cerca di un luogo in cui unire la ricerca e la pratica clinica, divenne assistente ricercatore di Emil Kraepelin alla Scuola di Medicina di Monaco, creando un nuovo laboratorio per la ricerca sul cervello. Avendo pubblicato molti articoli riguardanti le condizioni e le patologie del cervello, nel 1906 Alzheimer pubblicò un articolo che lo rese famoso. In questo articolo, Alzheimer identificò una 'malattia insolita della corteccia cerebrale' che aveva colpito una donna sui 50 anni, causandole una perdita di memoria, disorientamento, allucinazioni e infine la morte all'età di soli 55 anni. Ad un meeting nel 1907 presentò il caso di questa donna, la quale, in seguito ad analisi postmortem, mostrò inoltre "una scarsità di cellule nella corteccia cerebrale e gruppi di filamenti localizzati tra le cellule nervose". Nel 1912, l'Università di Breslau nominò Alzheimer professore di Psichiatria e direttore dell'Istituto Neurologico e Psichiatrico.
Mentre si recava a Breslau nel 1913 per occupare la cattedra al dipartimento di psicologia alla Friedrich-Wilhelm University, Alzheimer si ammalò gravemente di una sindrome influenzale con complicazioni (endocardite) dalle quali non riuscì mai a riprendersi definitivamente. Egli morì nel 1915.

 

Dagli scritti del Dr. Alois Alzheimer:

"...La malattia inizia insidiosa con una moderata debolezza, mal di testa, capogiro, insonnia. In seguito si sviluppa una forte irritabilità e perdita di memoria. I pazienti si lamentano insistentemente dei loro sintomi. A volte la Malattia è associata ad un attacco apoplettico improvviso seguito da emiplegia. Più tardi appaiono una accresciuta perdita di memoria e un progressivo annebbiamento mentale, con improvvisi cambi di umore che fluttuano tra una moderata euforia e un'ipocondria esagerata. Infine, la malattia porta ad assumere un comportamento di tipo infantile...."

Tratto da: http://www.neuroinf.it/cittadino/Alzheimer/alzheimer

 

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