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Ho visto le rovine della mia vita

senza scorgere alcuna speranza di risurrezione.

Eppure so che anch'io vivrò

e troverò uno scopo nel mio soffrire,

e vedrò la luce del raccolto

al di là di queste tenebre.

Starò in piedi non più curvo e desolato

davanti al mio Signore,

ma dritto e bello,

nato a nuova vita nell'amore.

anonimo

 

Il Club degli Alcolisti in Trattamento

 

Le famiglie del Club si incontrano per iniziare e poi consolidare il cambiamento del proprio stile di vita e per smettere di bere o di usare altre sostanze.

Le famiglie fanno parte della comunità in cui il Club si trova, esso non è un'Associazione chiusa, un'isola, una setta segreta ma è una porta aperta per le famiglie in difficoltà, un nodo importante nelle reti di solidarietà della comunità.

Il Club è nato per le famiglie che hanno problemi alcol-droga correlati e lavora secondo un approccio familiare.

I problemi riguardano tutta la famiglia, infatti il Club produce il massimo dei risultati quando è tutta la famiglia a frequentarlo, quando tutta la famiglia decide di cambiare stile di vita e non solo una parte dei suoi membri.

 

Le "medicine" del Club sono: solidarietà,  amicizia,  condivisione e l'amore.

 

Nel Club solidarietà significa mettere in comune problemi, esperienze vissute, gioie, essere presenti nella vita dell'altro quando ci sono sofferenze e le difficoltà. Alla cultura del perbenismo indifferente si sostituisce la solidarietà operativa.

Nell'incontro settimanale tutti i membri del Club, parlano, ascoltano, si esprimono, partecipano, si mettono in discussione confrontando e scambiando le proprie esperienze.

Il Club è dunque il punto di partenza, un riferimento costante, ma il cambiamento reale avviene nella vita di tutti i giorni, nella propria casa, sul posto di lavoro, nella propria comunità locale (paese, quartiere, rione, ecc..)

Le famiglie del Club attraverso la testimonianza del loro cambiamento contribuiscono a promuovere la salute nella propria comunità locale.

Nel Club vi è la presenza di un operatore che conosce i problemi alcol-droga correlati e favorisce la comunicazione ed l'interazione fra tutti i presenti. Questo operatore si chiama servitore-insegnante.

Nel Club si crea un'empatia, un'atmosfera emozionale positiva tra le famiglie e tra le famiglie e l'operatore. È questa una precondizione per la crescita, l'amicizia e l'amore, il cambiamento ed un'armoniosa convivenza.

 

Non solo alcol

Nelle famiglie i problemi alcolcorrelati raramente sono presenti da soli: i Club, nati 30 anni fa oggi sono aperti a tutte le famiglie in cui, oltre ai problemi con l'alcol sono presenti altri disagi e altre sofferenze.

Spesso vi sono problemi legati all'uso di altre sostanze, sia legali (psicofarmaci, tabacco...) che illegali.

 Vi sono disagi psichici, disturbi del comportamento e poi ci sono persone con gravi problemi di emarginazione sociale (senza dimora, extracomunitari...).

Questi problemi sono detti complessi

Cultura e alcol

L'alcol, nella cultura occidentale, è sempre stato un compagno di strada privilegiato, una droga molto speciale.

Pubblicità, luoghi comuni, interessi economici rilevanti spingono al consumo, contribuiscono a sostenere quella "cultura" del bere il cui senso si perde nella notte dei tempi.

Ma contemporaneamente si cominciano ad affrontare anche i problemi che l'alcol crea all'uomo.

Il passaggio dal cosiddetto bere moderato, concetto ambiguo e non ben definibile, al bere problematico e all'alcolismo, è molto sfumato e soprattutto non predeterminabile.

Per questo si comincia a dire, pur ancora con qualche timidezza, che il bere è un comportamento a rischio: l'alcol da piacere di un momento a padrone di una vita!!

Dipendenza è non essere più liberi di dare, star bene, scegliere, amare, lavorare, sorridere, gioire, pensare, decidere, vivere, essere se stessi!!

L'alcolismo è uno stile di vita, un particolare modo di comunicare che crea disagi all'individuo, alla famiglia e alla comunità. L'alcolismo non è una malattia e se il bere è un comportamento allora il bere problematico e l'alcolismo sono comportamenti, stili di vita dolorosi e perdenti per la famiglia e la comunità.

Dunque, accettare il concetto di alcolismo come comportamento e stile di vita significa liberarsi, non regredire: crescere e maturare, non essere dipendente dalle istituzioni né dagli operatori.

È importante imparare a conoscere l'alcol in tutti i suoi aspetti: dalla conoscenza nasce infatti la capacità di autoproteggersi e di diventare protagonisti attivi della propria salute.

 

L'approccio ecologico-sociale

 

L'approccio ecologico-sociale è la metodologia adottata per il funzionamento dei programmi.

Il suo obiettivo è di promuovere e proteggere la SALUTE delle persone e ciò viene favorito dalla partecipazione dell'intera famiglia.

I problemi alcol correlati sono un tutt'uno con altre sofferenze dell'individuo e della famiglia: le sofferenze multidimensionali.

Nel lavoro dei CLUB non è importante solo l'astinenza, come spesso si immagina, ma senza di essa non può esserci il cambiamento, la crescita e la maturazione della persona.

Ecco perchè si parla di sobrietà e stile di vita sobrio, in una cultura sociale nella quale il bere viene considerato come un comportamento normale, socialmente accettato.

Nella storia dell'uomo, il concetto di SALUTE ha subito nei secoli molte variazioni a seconda della cultura, dell'economia, della struttura politica e della scienza.

Fino a pochi secoli fa, SALUTE e MALATTIA erano considerate DONO o PUNIZIONE della divinità.

La scienza ha sostituito la divinità e la SALUTE viene intesa come ASSENZA DI MALATTIA. Oggi invece la SALUTE è frutto di un equilibrio armonico fisico, psichico, sociale della persona ben inserita nella FAMIGLIA e nella COMUNITÀ.

Di qui la SALUTE è intesa come BENE PERSONALE e COLLETTIVO, come BISOGNO FONDAMENTALE della persona e quindi DIRITTO ma anche come DOVERE.

Ecco quindi che la SALUTE diventa AUTO-PROTEZIONE per SAPERE, per CAPIRE, per SCEGLIERE e per FARE.

 

C.A.T.; ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

 

È un'ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO presente in ogni regione d'Italia a vari livelli: il primo è quello LOCALE che corrisponde ad una zona abbastanza definita, ad esempio una A.S.L., un Comune, un Comprensorio, ecc..

Tale livello di Associazione, denominato A.C.A.T. (Associazione Club Alcolisti in Trattamento), è costituito solitamente da 5-10 gruppi denominati CLUB, che riuniscono famiglie con problemi alcol-droga correlati.

Lo scopo è di sviluppare e migliorare i programmi sui problemi alcol-droga-disagi familiari correlati attraverso la modifica della cultura ecologica e sanitaria locale, al fine di promuovere e proteggere la salute dei cittadini.

Quello dell'A.C.A.T. è un ruolo propositivo nel senso che l'Associazione è a servizio dei suoi membri, cioè le famiglie, gli operatori e della comunità locale (paese, quartiere, rione ecc..).

Inoltre favorisce la collaborazione con i Servizi Publici (A.S.L., Comuni), altre Associazioni di Volontariato e Parrocchie.

I programmi, che l'A.C.A.T. ha scelto di fornire ai propri associati, si fondano su un metodo sviluppato e costantemente aggiornato dal suo fondatore e dal quale prende il nome: Vladimir Hudolin.

Ha introdotto un concetto rivoluzionario: alcolismo, droga, tabagismo e dipendenze varie non sono malattie ma bensì "stili di vita".

I programmi esistono per le persone che vivono dei disagi e delle sofferenze e non come alternativa alla medicina: ne sono un'integrazione.

Le persone che scelgono, con la propria famiglia, di cambiare uno stile di vita scorretto, per le conseguenze negative che comporta, per uno certamente più ecologico e sobrio possono, con il loro esempio nella comunità in cui vivono, essere "insegnanti" sul come rapportarsi con le dipendenze legali e illegali, con le sostanze e con le mode che inducono l'essere umano a credersi libero quando invece è solamente imprigionato in situazioni ad elevato rischio e, purtroppo a volte, senza via di ritorno