Comportamento del malato
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A volte il familiare potrà assistere ad esplosioni di collera incontenibili.
COME SI MANIFESTA?
Si tratta di attacchi di rabbia esagerati e mal diretti (es. urla,
lanci di oggetti, ecc.), che possono provocare, nel familiare, uno
profondo stato di tristezza e sconforto, dal momento che sono un segno
evidente di cambiamento nella personalità della persona cara. Anche se
la causa di tale comportamento non è facile da individuare (es. a
volte potrebbe essere solo un brusco cambiamento d’umore) è possibile
agire sullo stato di collera del paziente; in questo modo anche il
familiare potrà sentirsi, in queste situazioni, meno impaurito ed
impotente.
CHE COSA FARE?
● Allontanarsi per qualche secondo, questo permetterà al familiare di
restare calmo e di non perdere il controllo della situazione. Inoltre
accade spesso che, dopo pochi minuti dallo scoppio della collera, il
malato si calmi e diventi cordiale ed affettuoso;
● Ripensare ai fatti accaduti prima dell'incidente; capire, infatti,
ciò che ha portato allo scoppio della collera può servire ad evitare
che accada di nuovo; la malattia predispone a facili esplosioni di
rabbia, ma sono gli eventi specifici, in genere, a provocare simili
reazioni. Per esempio alcuni pazienti hanno questo tipo di reazioni
quando non riescono più a fare ciò che prima facevano con
disinvoltura; in questi casi è opportuno aiutare il malato nello
svolgimento del compito, senza sostituirsi a lui, oppure evitare che
si trovi nuovamente in situazioni che non riesce a gestire. Altri
pazienti, invece, s’infuriano quando si sentono trattati come dei
bambini. In questi casi è opportuno controllare il tono della voce ed
evitare di assumere atteggiamenti o troppo protettivi o anche
prepotenti; per esempio, al posto di "Togliti il maglione!" è più
appropriato dire "È caldo, non credi? Lascia che ti aiuti a togliere
il maglione".
Tratto da.
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