Oggetto: eiaculazione precoce
Salve dottore, sono G. e ho 32 anni e le scrivo perché penso di essere affetto da eiaculazione precoce e per chiederle un consiglio su come poter superare questo problema.
La mia prima esperienza sessuale l’ho avuta all'età di 30 anni e pur essendo inesperto è andata, a detta della mia ex ragazza, in modo normale: lei è riuscita a godere ed anch’io sono riuscito a provare una sensazione di piacere mai provata.
Terminata questa prima relazione, durata circa sei mesi dove non ho avvertito problemi di eiaculazione precoce, adesso, e dopo un anno e mezzo di solitudine, mi trovo a vivere, da circa quattro mesi, un’altra relazione.
Sono felice di aver ritrovato l’amore, ma con l’attuale ragazza non riesco ad avere un rapporto completo. Primo perchè lei dice di sentire troppo dolore(non riesco a penetrarla nemmeno un po’), e non riusciamo a capire perchè!!! Secondo, io non riesco a controllarmi durante le prove di penetrazione, infatti, bastano poche carezze e due tentativi ed è tutto finito.
Visto che ho il pene leggermente curvo verso il basso, vorrei sapere se può dipendere da questo la mia eiaculazione precoce e se c'è qualche rimedio, anche farmacologico, che può ritardare tale effetto!!! in quanto al suo dolore se ci sono risposte in merito...La ringrazio cordialmente...Distinti saluti.
Risposta
Caro G., prima di pensare ad una eventuale terapia farmacologia, è importante esaminare attentamente il vostro problema per arrivare a fare una diagnosi esatta. Comunque, da quanto mi racconta, io non credo che lei sia affetto da eiaculazione precoce, anche perché per eiaculazione precoce si intende: persistente e ricorrente eiaculazione in seguito a stimolazione sessuale anche minima prima (prima di 15 spinte pelviche o prima di 4-7 minuti) e durante la penetrazione, in ogni caso prima di quanto desiderato dal soggetto stesso. Infatti, le sue prime esperienze sessuali sono state soddisfacenti sia per lei, sia per la sua ex ragazza e ciò mi fa pensare che il suo problema dipenda prevalentemente dalle difficoltà che ha la sua ragazza nel farsi penetrare e che oggi lei si stia colpevolizzando troppo, attribuendo unicamente a se stesso la responsabilità di ogni insuccesso. In fondo lei ce la sta mettendo tutta per far provare piacere alla sua ragazza, cercando, forse, con una precoce eiaculazione, di farle il meno male possibile, inoltre, l’eiaculazione precoce non dipende dal pene leggermente curvo verso il basso. Per quanto riguarda il problema della sua compagna, posso dirle che anche le donne possono avere delle difficoltà di tipo sessuale e, dalle poche righe che mi ha inviato, i disturbi provati dalla sua ragazza mi fanno pensare sia al vaginismo, sia alla dispareunia. Per tranquillizzarla, posso dirle che entrambi i problemi possono essere risolti con una buona psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale, ma, prima di intraprendere qualsiasi tipo di terapia, è necessario fare prima una precisa diagnosi.
Cordiali saluti
Dott. Angelo Vecchiarelli