Una terrazza naturale, che si affaccia sul borgo, San Bartolomeo lascia trasparire una raccolta aria romanica.
Non ci sono notizie certe sull'origine del sito.
Il Tarantino propende per un'ipotesi che vede nel 1uogo sacro la presenza dei monaci Basiliani che la cedettero ai Cavalieri di Malta.
Documenti sicuri sono datati al 15 settembre 1371 quando si fa menzione del cimitero della Chiesa. Costruita nello stesso periodo della Chiesa di Giorgio è ubicato all'interno delle antiche mura del perimetro del Castello di fronte alla torre detta di Terzano, cui la leggenda attribuisce la prigione di Delicata Civerra.
I

l portale del secolo XIII è formato da un arco che poggia su colonne cilindriche con capitelli e foglie bizantine.

 

Una facciata più ricca rispetto alle chiese coeve risaltare la lunetta, che presenta nella prima sezione il Cristo Redentore benedicente alla greca.
Sono presenti due arcate cieche sorrette da lesene.

Nella seconda sezione sono raffigurati i simboli quattro evangelisti e otto figure che potrebbero, secondo alcuni studiosi, rappresentare i dottori della Chiesa sulle cui teste campeggia una mano, espressione dell'onnipotenza divina.

L'interno, recentemente restaurato, si presenta a tre navate con archi a tutto sesto. L'altare di pietra bianca è costruito su un unico blocco, simbolo della saldezza della fede. Nella suggestiva cornice di pietra si nota un'acquasantiera, databile al 1595. E' caratteristica l'abside che conserva, nella parte alta, una cornice con dentelli fra i due livelli; nella parte destra dell'abside spicca una targa capovolta che risale al primo
lì secolo dell'impero romano, probabilmente di origine funeraria. Il campanile. massiccio nella struttura, che conserva ampi finestroni di stile rinascimentale, fu distrutto dal terremoto del 1805 e poi ricostruito nel 1874 -75 dal Parroco don Francesco Paolo Iapoce