Disturbo Dipendente di Personalità

E'contraddistinto da comportamento sottomesso e adesivo legato ad un eccessivo bisogno di essere accuditi.
I soggetti affetti da disturbo dipendente di personalità si caratterizzano per mancanza di sicurezza e fiducia in sé, e per eccessivo bisogno di essere accuditi, che si manifesta attraverso un comportamento sottomesso e adesivo. Questo bisogno fa sì che si sentano a disagio se lasciati in solitudine, e spesso si preoccupano eccessivamente all'idea di doversi prendere cura di se stessi. Essi infatti lasciano agli altri la responsabilità di decidere della loro stessa vita, preferendo non fare scelte perché temono di perderne l'approvazione, e arrivano a compiere azioni sgradevoli pur di essere guidati e accuditi. Si mostrano sempre d'accordo con tutti, anche nel momento in cui sono consapevoli del fatto che gli altri stiano sbagliando, e hanno grosse difficoltà nell'intraprendere di propria iniziativa qualsiasi attività, presentando quindi grandi difficoltà nella vita quotidiana, dovendo sempre essere consigliati e rassicurati.
Spesso subordinano i propri bisogni a quelli degli altri, poichè pensano che agendo altrimenti potrebbero rovinare le relazioni che hanno costruito, e nel momento in cui una relazione intima termina, ne cercano immediatamente una nuova con cui sostituire la precedente. I soggetti affetti da questo disturbo mostrano sfiducia nelle proprie capacità, pratiche e di giudizio. Il disturbo si manifesta maggiormente nelle donne, probabilmente a causa delle differenti esperienze di socializzazione infantile rispetto agli uomini (Corbitt e Widiger, 1995; Weissman, 1993). Il disturbo dipendente di personalità si manifesta frequentemente insieme al borderline e a quello evitante (Morey, 1988), così come spesso viene associato al disturbo distimico, alla depressione e all'ansia; esso compare nella prima metà della vita adulta.

Bibliografia essenziale
DSM – IV – TR, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. © 2000 - American Psychiatric Association. Edizione Italiana: DSM – IV – TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Text Revision edito in Italia da Masson (http://www.masson.it).

Clarkin, J.F., Marziali, E., & Munroe-Blum, H. (Eds). (1992). Borderline personality disorder: Clinical and empirical perspectives. New York: Guilford.

Corbitt, E.M., & Widiger, T.A. (1995). Sex differences in the personality disorders: An exploration of the data. Clinical Psychology: Science and Practice, 2, 225-238.

Kety, S.S., Rosenthal, D., Wender, P.H., Schulsinger, F. (1968). The types and prevalence of mental illness in the biological and adoptive families of adopted schizophrenics. In D. Rosenthal & S.S. Kety, The transmission of schizophrenia. Elmsford, NY: Pergamon.

Morey, L.C. (1988). Personality disorders in DSM-III and DSM-IIIR: Convergence, coverage, and internal consistency. American Journal of Psychiatry, 145, 573-577.

Modestin, J., (1987). Quality of interpersonal relationships: the most characteristic DSM-III BPD characteristic. Comprehensive Psychiatry, 28, 397-402.

Swartz, M., Blazer, D., George, L., & Winfield, I. (1990). Estimating the prevalence of borderline personality in the community. Journal of Personality Disorders, 1990, 257-272.

Weissman, M.M., (1993). The epidemiology of personality disorders: a 1990 update. Journal of Personality Disorders, 7, 44-61.


Sitografia:
http://www.lorenzomagri.it
http://www.nienteansia.it