
Disturbi dell'Umore
I disturbi dell'umore
comprendono due categorie generali: a) i disturbi depressivi che
comprendono il disturbo depressivo maggiore (depressione grave),
maniacale, misto ed il
disturbo distimico (umore depresso costante per la maggior parte del
tempo)
b) i disturbi bipolari, una complessa categoria diagnostica che
comprende il disturbo bipolare I, il disturbo bipolare II ed il disturbo
ciclotimico.
I disturbi bipolari sono
caratterizzati da un'alternanza dell'umore che può variare nei casi più
gravi da importanti forme di depressione ad estremi di euforia di tipo
maniacale.
Episodio Depressivo Maggiore
E’ caratterizzato da un periodo di almeno 2 settimane durante il quale è
presente depressione dell’umore o perdita di interesse o di piacere per
quasi tutte le attività. L’individuo presenta anche sintomi come
alterazioni dell’appetito o del peso, del sonno e dell’attività
psicomotoria; ridotta energia; sentimenti di svalutazione o di colpa;
difficoltà a pensare, concentrarsi o prendere decisioni; oppure ricorrenti
pensieri di morte o ideazione suicidaria, pianificazione o tentativi di
suicidio. I sintomi costituiscono un netto peggioramento rispetto alla
condizione del soggetto prima dell’episodio. I sintomi devono persistere
per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, per almeno 2 settimane
consecutive e sono accompagnati da disagio sociale e/o lavorativo. Per
alcuni individui, il rendimento può sembrare normale, ma richiede uno
sforzo marcatamente superiore.
Gli episodi si possono caratterizzare per alcune manifestazioni peculiari
che comportano un’ulteriore classificazione dell’episodio.
• Lieve, Moderato, Grave senza Manifestazioni psicotiche
• Grave con manifestazioni psicotiche congrue o incongrue all’umore
• Cronico
• Con Manifestazioni Catatoniche
• Con Manifestazioni Melancoliche
• Con Manifestazioni Atipiche
• Ad Esordio nel Postpartum
.
Episodio Maniacale
Si tratta di periodi di almeno 1 settimana in cui l’umore è elevato,
espanso o irritabile, in maniera persistente e anormale. Sono presenti
alcuni sintomi tra cui autostima ipertrofica o grandiosità, ridotto
bisogno di sonno, eccessiva loquacità, pensieri che si susseguono
rapidamente cambiando spesso direzione, distraibilità, aumento del
coinvolgimento nelle attività o agitazione psicomotoria ed eccessivo
coinvolgimento in attività ludiche con un alto rischio di conseguenze
spiacevoli. Il disturbo deve essere grave al punto di causare una netta
compromissione nel rendimento sociale o lavorativo e può comprendere
manifestazioni psicotiche.
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Episodio Ipomaniacale
Possiede diverse caratteristiche in comune con l’episodio maniacale, ma
non è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del
funzionamento sociale o lavorativo o da richiedere l’ospedalizzazione, e
non vi sono manifestazioni psicotiche. In alcuni individui l’episodio può
comportare un marcato aumento dell’efficienza, del talento o della
creatività. Tuttavia, per altri, l’ipomania può causare qualche
compromissione sociale o lavorativa.
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Episodio Misto
E’ caratterizzato da un periodo di tempo di almeno una settimana durante
il quale si presenta sia la sintomatologia tipica dell’Episodio Maniacale
che quella dell’Episodio Depressivo Maggiore. Sono presenti rapide
alternanze di umore (tristezza, irritabilità, euforia). I sintomi spesso
includono agitazione, insonnia, appetito irregolare, manifestazioni
psicotiche e ideazione suicidaria.
Il disturbo può causare una marcata compromissione del funzionamento
sociale o lavorativo.
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Disturbo Depressivo Maggiore
Si tratta della presenza nella storia clinica del paziente di uno o più
episodi depressivi maggiori in assenza di episodi maniacali, ipomaniacali
o misti.
Il decorso nel tempo può essere:
Con o Senza Risoluzione Interepisodica Completa
Ad Andamento Stagionale.
.
Disturbo Distimico
E’ presente umore costantemente depresso, presente per la maggior parte
del giorno, quasi ogni giorno per almeno 2 anni. I soggetti si sentono
tristi o “giù di corda”. Sono presenti almeno due dei seguenti sintomi
addizionali: iporessia o iperfagia, insonnia o ipersonnia, ridotta energia
o affaticabilità, bassa autostima, scarsa capacità di concentrazione o
difficoltà nel prendere decisioni e sentimenti di disperazione. Gli
individui possono riferire la presenza rilevante di riduzione degli
interessi e di autocritica, spesso si vedono come non interessanti o
incapaci. I sintomi divengono parte dell’esperienza quotidiana
dell’individuo e spesso non vengono riferiti a meno che al soggetto non
vengano poste domande dirette sull’argomento.
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Disturbo Bipolare del I tipo
Si tratta della presenza nella storia clinica del paziente uno o più
Episodi Maniacali o Episodi Misti. Spesso gli individui hanno presentato
anche uno o più Episodi depressivi maggiori.
.
Disturbo Bipolare del II tipo
Si tratta della presenza nella storia clinica del paziente uno o più
Episodi Depressivi Maggiori accompagnati da almeno un Episodio
Ipomaniacale.
Gli Episodi Ipomaniacali non vanno confusi con le giornate di umore
normale che seguono la remissione da un Episodio Depressivo Maggiore (in
cui l’umore è molto migliorato rispetto al periodo dell’Episodio
Depressivo)
.
Disturbo Ciclotimico
Si tratta della presenza nella storia clinica del paziente di
un’alterazione dell’umore cronica, fluttuante, con numerosi periodi con
sintomi ipomaniacali e numerosi periodi con sintomi depressivi. I sintomi
ipomaniacali sono insufficienti per configurare un episodio maniacale e i
sintomi depressivi sono insufficienti per diagnosticare un episodio
depressivo maggiore. Non è necessario che i periodi di sintomi
ipomaniacali determinino un episodio ipomaniacale. In generale sono
presenti significativo disagio o compromissione del rendimento sociale,
lavorativo o di altre aree importanti, in conseguenza all’alterazione
dell’umore. Tale compromissione può svilupparsi come risultato di periodi
prolungati di variazioni dell’umore cicliche, spesso imprevedibili (per es.,
la persona può essere considerata temperamentale, lunatica, imprevedibile,
incoerente o inaffidabile).
Bibliografia essenziale:
DSM – IV – TR, Diagnostic
and Statistical Manual of Mental Disorders. © 2000 - American Psychiatric
Association. Edizione Italiana: DSM – IV – TR. Manuale diagnostico e
statistico dei disturbi mentali – Text Revision edito in Italia da Masson
(http://www.masson.it).
Sitografia:
http://www.lorenzomagri.it/patologie.html

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