L'Ipnosi oggi

di Piero Priorini

Articolo pubblicato su www.psicologiaonline.it

Perché l'ipnosi?? Oggi? all'inizio del terzo millennio? Possibile? Ancora la vecchia terapia ipnotica? Ma chi è che vuole riproporla all'uomo moderno contemporaneo? E - soprattutto - che senso ha tale proposta?

Chi scrive - per rispondere a delle ipotetiche perplessità di un ipotetico paziente di fronte alla proposta di una ipnosi-terapia - è un libero professionista formatosi negli anni '70 ad una scuola junghiana "doc." di Roma, e dunque uno psicanalista che, al 2000, da trent'anni naviga nel periglioso oceano della psicoterapia, che da venticinque esercita, a tempo pieno, l'attività di psicoterapeuta avendo però deciso di rimanere sempre aperto a tutte quelle innovazioni conoscitive e tecniche (anche di altre scuole) che promettessero di offrire il miglior risultato nella lotta contro la sofferenza dell'uomo, sia essa psichica che fisica. Un terapeuta che cinque anni or sono approdò all'ipnosi, un po' per curiosità e un po' per stanchezza rispetto a tutte quelle altre numerose tecniche che fino ad allora aveva sperimentato, senza tuttavia riuscire a placare la propria ansietà terapeutica, ma che da quel momento rimase conquistato e come rapito dall'efficacia di quell'arte sottile, al punto da ritenere finalmente esaurita la propria affannosa ricerca. Perché se è vero che anche l'ipnosi ha dei limiti, è pur vero che essi coincidono con quelli invalicabili che contraddistinguono il destino - nel bene o nel male - di ogni essere mortale.

Chi scrive ritiene dunque di poter onestamente offrire il proprio contributo alla conoscenza e alla divulgazione di una tecnica terapeutica antichissima e, nello stesso tempo, modernissima, che - in ben determinati casi - può offrire soluzioni rapide e durature.

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E? un fatto che ancora oggi, sul finire di un secolo che ha assistito alla nascita, alla crescita e alla diffusione forse anche indiscriminata di centinaia di teorie e tecniche psicoterapiche, l?ipnosi non abbia ricevuto quel riscontro che certo meriterebbe. I motivi di questa dimenticanza sono molteplici e vanno rintracciati nell?immaginario collettivo dell?uomo contemporaneo: un "luogo" dove sopravvivono, indisturbate, rappresentazioni arcaiche che collegano l?ipnosi alla magia anziché alla scienza e all?esercizio di un potere dispotico di una individualità su un?altra. E la responsabilità di questo stato di cose ricade in buona parte sul Maestro viennese, S. Freud, che dopo averla conosciuta ed applicata durante il suo discepolato alla Salpetrière, l?abbandonò a vantaggio del metodo catartico prima, e della psicoanalisi dopo. Ma se le conseguenze di quell?abbandono generarono nel tempo quelle straordinarie conoscenze psicodinamiche che sono oggi un patrimonio irrinunciabile per qualunque psicoterapeuta, è anche vero che contribuirono ad alimentare nella coscienza dell?uomo moderno, imbevuto di scientismo, tutti quei pregiudizi a cui prima si accennava.

Lo sfruttamento poi della "trance" (che come oggi sappiamo è un fenomeno spontaneo e naturale in ogni essere vivente) da parte di illusionisti e maghi da palcoscenico, per fini economici e/o di potere, ha fatto il resto, condannando l'ipnosi ai margini della scienza.

Pochissimi sanno, invece, che mentre ai tempi di Freud poco o nulla si sapeva del "fenomeno ipnotico" e di come andasse diretto, in questi ultimi cinquant'anni, grazie al lavoro indefesso di alcune eminenti personalità della ricerca scientifica contemporanea - tra le quali spiccano il Prof: Franco Granone, primario del reparto di neuropatologia dell'ospedale Sant'Andrea di Vercelli, in Italia, e il Prof; Milton Erikson, docente di psichiatria alla Wayne State University, in America - si sono potuti individuare molti dei complessi meccanismi neuro-endocrino-biologici attraverso i quali la psiche si collega al soma o, per dirla con più enfasi, attraverso i quali lo spirito si esprime nella materia corporea.

Questa conoscenza non è certo di poco conto se si pensa che molti dei sintomi che affliggono la natura umana sono il prodotto di turbe psichiche verificatesi nel corso dell'età evolutiva che si sono successivamente immerse nel corpo fisico per poi trasformarsi e come emanciparsi da quelle stesse cause che le avevano prodotte. Per questo non è raro che a dispetto di anni e anni di analisi, durante i quali la coppia "paziente e terapeuta" impegna allo spasimo tutte le proprie risorse intellettive ed emotive, tutto alla fine venga "compreso", ma non necessariamente risolto e/o guarito. Con conseguente frustrazione e dolore da parte di entrambi i componenti della relazione analitica. Orbene, la moderna ipnosi comincia là dove tutte le altre psicoterapie a volte falliscono, grazie al potere naturale della mente umana. Ottenuta la trance, il terapeuta si limiterà infatti ad offrire alla mente inconscia del paziente del materiale simbolico immaginifico, e attenderà poi che tale componente profonda - con forze autonome e per strade imperscrutabili - compia il vero e proprio lavoro di guarigione.

In sostanza quello che si verifica durante la trance ipnotica è un ribaltamento del funzionamento ordinario dei due emisferi cerebrali, per cui al sopirsi dell'emisfero sinistro (per capirci quello del pensiero logico-astratto, lineare, fondato nel tempo e nello spazio) corrisponde un potenziamento percentuale di quello destro (fondato invece sul pensiero circolare, immaginativo, musicale ed emozionale) grazie al quale è possibile dialogare direttamente con l'inconscio corporeo. Quali che siano infatti i limiti di una ipnosi-terapia, di fatto la trance realizza sempre - e sottolineo sempre - profonde modificazioni somato-viscerali che si configurano come il punto di partenza essenziale per andare a disinnescare quei tracciati neuronali prefissati di cui il sintomo si avvaleva per riproporre eternamente se stesso.

Le immagini sono l'alfabeto con cui dialoga l'inconscio, l'unico linguaggio che esso effettivamente conosca, e quando le immagini vengono offerte direttamente, cioè a dire non filtrate dai mille condizionamenti a cui è soggetta la così detta coscienza ordinaria - il loro potere è immenso. Si può infatti sostenere che l'essere umano ancora neanche lontanamente immagini ciò di cui la sua mente potrebbe essere capace? perché se lo immaginasse avrebbe di fatto già attuato tali straordinari poteri.

Per saperne di più:

 Fenomeni di Trance naturali e indotti

 Ipnosi: le F.A.Q.

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